Salento & Dintorni – Il cuore prezioso di Palazzo Granafei-Nervegna

La mia seconda Città del cuore, dove sono ‘operativa’ professionalmente come Giudice Onorario del Tribunale (GOT), è sicuramente Brindisi, la Brundisium del Salento messapico, che fu sede provvisoria del governo nel Regno d’Italia dal 1943 al 1944.

Nel centro più antico di Brindisi sorge Palazzo Granafei-Nervegna, edificio risalente almeno al 1565, di stile rinascimentale con influenze barocche, molto accentuate nei balconi.

Nelle cornici si leggono quattro aforismi in latino: “la donna sapiente edifica la sua casa, la stolta distrugge con le proprie mani la casa costruita”; “a che giova allo stolto aver ricchezze se non può comperare la saggezza?”; “chi risponde prima d’aver ascoltato si mostra sciocco e degno di biasimo”; “non amare il sonno per non immiserire”.

La facciata principale mostra decorazioni e finestre diverse fra loro, e sul portale vi è lo stemma del casato: un leone rampante che reca una spiga di grano (granum fert).

Pare che la famiglia Granafei fosse originaria di Costantinopoli, da cui fuggì quando la città fu presa dai Turchi di Maometto II, rifugiandosi a Oria e poi trasferendosi a Brindisi. Nel XVIII secolo, quando i Granafei si trasferirono a Mesagne, il palazzo passò alla famiglia Nervegna, commercianti di olio, avene e altri prodotti alimentari, originari di Ortona.

Palazzo Granafei-Nervegna custodisce il simbolo brindisino per eccellenza, misterioso per origini e significato: la colonna romana.

Leggenda o tradizione vogliono che le colonne romane siano un monumento fatto innalzare nel 110 circa d. C. dall’imperatore Traiano, per celebrare l’arrivo a Brindisi della via Appia, l’importante strada consolare che congiungeva Roma al porto di Brindisi. Ma altre fonti le ritengono un monumento eretto in onore di Brento, figlio di Ercole il libico, che secondo i brindisini rifondò la città, e sarebbero simili alle note colonne poste sullo stretto di Gibilterra.

Ipotesi fascinose, ma prive di un riscontro storico certo e univoco, malgrado le commissioni di studio (in primis, quella istituita nel 2007 dall’allora Sindaco Domenico Mennitti) che nel tempo si sono costituite per studiare la storia delle emblematiche e intriganti colonne, realizzate nella seconda metà del II secolo d.C. con un marmo proveniente da Preconneso (isola turca dello stretto dei Dardanelli), una delle quali fu collocata a Lecce, chiesta in restituzione e mai restituita.

Fatto sta che, dal luglio del 2003, dopo il restauro e consolidamento della base e il rimontaggio, sulla colonna, che campeggia sulla scalinata del Lungomare di Brindisi, è stata posta una copia in resina del capitello, del pulvino e dell’ultimo rocchio; mentre, l’originale del tutto è stato posto in sicurezza nella “Sala della Colonna” di Palazzo Granafei-Nervegna.

Add a comment

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Utilizziamo cookie tecnici per garantire il corretto funzionamento del sito e migliorare la tua esperienza di navigazione. Non utilizziamo cookie per la profilazione o per raccogliere dati personali. Proseguendo nella navigazione, accetti l'uso di questi cookie. View more
Cookies settings
Accetta
Privacy & Cookie policy
Privacy & Cookies policy
Cookie name Active

Privacy Policy

1. Introduzione

Benvenuto nel nostro sito web. La tua privacy è importante per noi. Questa Privacy Policy descrive come gestiamo i dati e le informazioni durante la tua navigazione sul nostro sito.

2. Dati Personali

Non raccogliamo né trattiamo dati personali degli utenti. Non utilizziamo form di contatto, registrazioni, newsletter o altre funzionalità che richiedono la fornitura di dati personali.

3. Cookie e Cache

Utilizziamo strumenti di cache per ottimizzare le prestazioni del sito. Questi strumenti possono salvare temporaneamente alcuni dati di navigazione sul tuo dispositivo, come le pagine visitate o i contenuti caricati, ma non contengono informazioni personali identificabili.

Cookie Tecnici

  • Utilizziamo cookie tecnici per migliorare la tua esperienza di navigazione. Questi cookie non richiedono il tuo consenso, poiché sono essenziali per il funzionamento del sito.

Disabilitazione dei Cookie

Puoi configurare il tuo browser per rifiutare o eliminare i cookie. Tuttavia, alcune funzionalità del sito potrebbero non funzionare correttamente.

4. Dati di Navigazione

Quando visiti il nostro sito, alcuni dati tecnici possono essere raccolti automaticamente dai server, come:
  • Indirizzo IP
  • Tipo di browser
  • Data e ora della visita
  • Pagine visitate
Questi dati sono raccolti esclusivamente per finalità di sicurezza, monitoraggio delle prestazioni del sito e prevenzione di abusi. Non vengono utilizzati per identificare l’utente.

5. Collegamenti a Siti Esterni

Il nostro sito potrebbe contenere collegamenti a siti web di terze parti. Non siamo responsabili per le pratiche di privacy o il contenuto di tali siti. Ti consigliamo di leggere le loro politiche sulla privacy.

6. Sicurezza

Adottiamo misure tecniche per garantire la sicurezza delle informazioni raccolte automaticamente, limitando al minimo i rischi di accesso non autorizzato, perdita o alterazione.

7. Modifiche alla Privacy Policy

Ci riserviamo il diritto di aggiornare questa Privacy Policy in qualsiasi momento. Ti invitiamo a controllare periodicamente questa pagina per eventuali modifiche.

8. Contatti

Per ulteriori informazioni, puoi contattarci all’indirizzo email: [info@paisemiu.it].
Save settings
Cookies settings