In occasione della 20esima Giornata mondiale del rene il programma teleradiofonico di medicina e non solo “Mi Curo Di Te” ideato e condotto dal Direttore di Paisemiu, Antonio Soleti, in diretta dagli studi di Radio Portalecce ed in onda anche sulle frequenze social di Radio One lo scorso 10 marzo ha accolto un gradito ritorno, il Dr. Efisio Sozzo, coordinatore della Federazione Italiana Rene insieme alla Dott.ssa Maria Caterina Carbonara, a capo nefrologa presso l’ospedale “V. Fazzi” di Lecce.
La campagna di sensibilizzazione, iniziata già il 6 marzo scorso, ha termine alla fine della settimana. I luoghi interessati alla mobilitazione investono vari Comuni, relativamente al territorio salentino, Arnesano, Gallipoli, Copertino, Lecce, Galatina, Casarano, Campi Salentina, tanto per citarne alcune. Tra le varie forme da cui si trae l’informazione prevalgono screening gratuiti e incontri a scuola. Dal significato di screening più ampio all’approccio alla patologia, Soleti sollecita una panoramica sulla nefrologia. Si parla di trapianto, non solo di rene e alla base di tutto si evidenzia l’importanza dell’indagine primaria consistente nel controllo dei parametri vitali: la pressione arteriosa, l’indice di massa corporea, l’esame delle urine. Anche l’aggravante della presenza di obesità pur non essendo nei limiti essenziali di assistenza offre un contributo peggiorativo alle condizioni cliniche. Dipoi TAC e biopsia renale mettono a fuoco lo statu nascendi o la pronuncia della malattia.
Il conduttore invita i suoi ospiti a far luce riguardo alle passate modalità preventive possibili presenti nell’epoca antecedente i social. Interessante sul piano clinico e non soltanto scoprire la terribile realtà in cui in tempi non molto lontani si moriva di anemia. La dott.ssa Carbonara fa notare quanto in Italia la dialisi sia migliorata ed aggiunge a tal proposito come sia diffusa la pratica della dialisi autogestita, illustrando l’entità a ridosso dello stile di vita e alimentazione corretta, variabili di rilievo per il contenimento e il contrasto all’evoluzione dei disturbi.
Non peregrino giunge il lancio di una proposta di inserire altresì fra i servizi medici alla popolazione lo screening della malattia renale, data l’urgenza imprescindibile e a volte tal altra anche della comorbilità. Tuttavia il nefrologo conforta pazienti e famiglie aventi a carico la patologia designata facendo presente la possibilità di curarsi grazie alla nuova farmacoterapia. L’argomento trattato abbraccia la disciplina medica e le sue applicazioni, ad esempio il trapianto a cuore aperto, e le condizioni estreme come la morte cerebrale e la fibrosi, stadio grave. Non ultimo ciò che è annesso e connesso alla sperimentazione e alla terapia viene spiegato in questo onnicomprensivo approfondimento scientifico e giornalistico.
Dall’intervista emerge l’ineluttabilità della prevenzione e l’urgenza di ricorrere ai mezzi in possesso per sconfiggere questo subdolo male, poiché spesso cova nell’organismo. Di rilevanza particolare e grandemente valutata e determinante sotto molteplici aspetti, tra i quali quello specificamente umano, è la Cultura del dono che, differente a varie latitudini, ha una sua storia.