Le tentazioni di Sant’Antonio Abate

Questo scritto vuole essere un augurio per una buona festa di Sant’Antonio Abate, in particolare ai novolesi, a coloro che in questo giorno celebrano il proprio onomastico ed infine, mi sia concesso, ricordare anche il mio caro papà, grande devoto del Santo.


Il tema delle tentazioni oltre ad investire la letteratura, soprattutto attraverso la vita di alcuni personaggi, e la sua capacità di creare miti (cfr. la figura di Faust nell’omonima opera di Goethe, 1808), ha generato una grande produzione artistica nel corso dei secoli. In occasione della festa del 17 gennaio, il focus è incentrato sul conflitto tra Sant’Antonio e il demonio mediante lusinghe tentatrici come sono descritte anche ne La Tentation de saint Antoine di Flaubert (1849).

L’argomento, che da sempre ha affascinato gli artisti, ha prodotto opere che costituiscono fonti iconografiche molto importanti, sine ira et studio, per la restituzione della figura del Santo.

Pur con qualche variante, già dalla fine dell’XI secolo, a seguito della traslazione in Europa delle reliquie di Sant’Antonio, egli è raffigurato con la barba sorretto da un bastone munito di un campanellino (spesso terminante con la croce, a forma di tau) e accompagnato da un maialino.

Tra le varie opere che raccontano ‘visivamente’ alcune scene della vita del Santo vi è il Trittico delle tentazioni di Sant’Antonio (ca. 1501) del fiammingo Hieronymus Bosch il quale, rifacendosi alla Vita Sancti Antonii di Atanasio, ne illustra alcuni episodi significativi.

Nella parte centrale è individuabile il Santo inginocchiato che, rifiutando la tentazione costituita da una tavola bandita di cibo, indica la presenza del Crocifisso all’interno del luogo centrale sullo sfondo. Sorvolando sulla ricchezza dei personaggi e su alcuni dettagli (per esempio la T presente all’estremità del saio, emblema antoniano, ecc.), emergono dal contesto una serie di tentazioni unitamente ad una visione notturna mostruosa. Nello sfondo vi è il chiarore di un incendio, mentre le varie figure rappresentano deformità spaventevoli per la loro ‘estrema bruttezza’. Si tratta di una ‘bruttezza’ presente anche nella caricatura e che investe la categoria umana.

Rimanendo nell’ambito dell’arte, come non ricordare la rappresentazione di alcuni volti di Leonardo da Vinci utili allo studio dell’anatomia o i volti de La Salita al Calvario, opera attribuita allo stesso Bosch?

Nel trittico, insieme alle varie figure, si notano alcuni strumenti musicali che in questo contesto e nella visione estetica dell’artista alludono sicuramente ad una musica non celestiale in quanto essi non sono definiti e sembrano concepiti per sottolineare il grottesco della scena. In basso a sinistra troviamo una figura imprecisata intenta a suonare l’arpa. Più in alto, quasi vicino al Santo (sempre lato sinistro, dal basso verso l’alto) si vede una ghironda legata con una corda ad un personaggio curvo che avanza con un bastone cui segue un’ altra figura con il volto di maiale che regge sotto il braccio un liuto mentre l’ultimo è intento a suonare una bombarda dalla cui estremità sembra uscire fumo, come accade all’altro strumento a fiato (tromba dal canneggio lungo e curvo) visibile nell’anta destra in basso intorno ad un tavolo rotondo circondato da corpi nudi.

La parte sinistra del trittico presenta il Santo, il quale, dopo essere stato trasportato in volo e lasciato cadere dai demoni, è sorretto da alcuni fratelli.

Infine ritornando alla parte destra dell’opera che offre, globalmente, una fitta presenza del demoniaco, con la rappresentazione di vari diavoli, continua, anche mediante la simbologia, ad alludere alle tentazioni che rimandano altresì ai Sette peccati capitali di Bosch.

Si tratta degli stessi peccati che nella Commedia dantesca vengono puniti nell’Inferno ricordando che già dal XII secolo era in uso un acrostico, SALIGIA, che rimandava ai sette vizi: superbia, avaritia, luxuria, gula, invidia e accedia e, infine, segnalo una realizzazione allegorico-musicale come Le Roman de Fauvel (XIV sec.) il cui termine fauvel, nel francese antico, significava “menzogna velata”, ed ogni lettera ne indicava un vizio da cui nessuno può sfuggire.

Copyright © È vietata la riproduzione anche parziale

Add a comment

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Utilizziamo cookie tecnici per garantire il corretto funzionamento del sito e migliorare la tua esperienza di navigazione. Non utilizziamo cookie per la profilazione o per raccogliere dati personali. Proseguendo nella navigazione, accetti l'uso di questi cookie. View more
Cookies settings
Accetta
Privacy & Cookie policy
Privacy & Cookies policy
Cookie name Active

Privacy Policy

1. Introduzione

Benvenuto nel nostro sito web. La tua privacy è importante per noi. Questa Privacy Policy descrive come gestiamo i dati e le informazioni durante la tua navigazione sul nostro sito.

2. Dati Personali

Non raccogliamo né trattiamo dati personali degli utenti. Non utilizziamo form di contatto, registrazioni, newsletter o altre funzionalità che richiedono la fornitura di dati personali.

3. Cookie e Cache

Utilizziamo strumenti di cache per ottimizzare le prestazioni del sito. Questi strumenti possono salvare temporaneamente alcuni dati di navigazione sul tuo dispositivo, come le pagine visitate o i contenuti caricati, ma non contengono informazioni personali identificabili.

Cookie Tecnici

  • Utilizziamo cookie tecnici per migliorare la tua esperienza di navigazione. Questi cookie non richiedono il tuo consenso, poiché sono essenziali per il funzionamento del sito.

Disabilitazione dei Cookie

Puoi configurare il tuo browser per rifiutare o eliminare i cookie. Tuttavia, alcune funzionalità del sito potrebbero non funzionare correttamente.

4. Dati di Navigazione

Quando visiti il nostro sito, alcuni dati tecnici possono essere raccolti automaticamente dai server, come:
  • Indirizzo IP
  • Tipo di browser
  • Data e ora della visita
  • Pagine visitate
Questi dati sono raccolti esclusivamente per finalità di sicurezza, monitoraggio delle prestazioni del sito e prevenzione di abusi. Non vengono utilizzati per identificare l’utente.

5. Collegamenti a Siti Esterni

Il nostro sito potrebbe contenere collegamenti a siti web di terze parti. Non siamo responsabili per le pratiche di privacy o il contenuto di tali siti. Ti consigliamo di leggere le loro politiche sulla privacy.

6. Sicurezza

Adottiamo misure tecniche per garantire la sicurezza delle informazioni raccolte automaticamente, limitando al minimo i rischi di accesso non autorizzato, perdita o alterazione.

7. Modifiche alla Privacy Policy

Ci riserviamo il diritto di aggiornare questa Privacy Policy in qualsiasi momento. Ti invitiamo a controllare periodicamente questa pagina per eventuali modifiche.

8. Contatti

Per ulteriori informazioni, puoi contattarci all’indirizzo email: [info@paisemiu.it].
Save settings
Cookies settings