Trepuzzi (Le) – La devozione del Santo della Tebaide, il Santo Antonio dei Santi Antoni arriva come ogni anno anche a Trepuzzi. Il giorno della ricorrenza il 17 gennaio 2025 alle ore 9,30 presso la Chiesa Madre sarà celebrata la Santa Messa e ad essa seguirà la benedizione del pane e la successiva distribuzione ai fedeli. A pochi passi dalla Chiesa Matrice ci si potrà fermare per una preghiera, esattamente nella Chiesetta dedicata al Santo, Patrono di Novoli. Con la città famosa, essendo la culla del culto di Sant’Antonio, primo abate, esiste un gemellaggio tra le due cittadine, Novoli e Trepuzzi, un intenso fervore accompagna i devoti, pronti a omaggiare questa festa che nel tempo ha assunto dimensioni storiche supersoniche.
Nella cittadina trepuzzina a ridosso dell’evento religioso si fa un gran parlare, ci si chiede a che ora sarà la locale funzione religiosa e dove, considerato che primariamente era nella Cappella lo svolgimento degli uffici religiosi. Essendo stata registrata sempre una crescente richiesta di partecipazione e talvolta a causa di una coincidente inclemenza delle temperature si opta ora per la chiesa dell’Assunta. Tuttavia rimane meta frequentata da turisti religiosi e non solo altresì la vicina piccola chiesa scoperta e nominata per la prima volta nel ‘600 da Mons. Pappacoda e affrescata, richiamante i simboli tipici del Padre del deserto, il Patriarca del Monachesimo orientale. Il Tau, il bastone, la campanella, elementi che differenziano l’Abitante del deserto, che secondo documentazioni storiche, riceveva viaggiatori desiderosi di abbeverarsi alle fonti della cultura religiosa mista al sapere filosofico che contraddistingueva il Santo d’Alessandria d’Egitto.
E’ un peccato che le sue massime non vengano rispolverate comunemente e non rappresentino degli spoilers all’occorrenza per la gioventù in cammino per la maestosa fòcara, famosa per la sua mastodontica immagine in altezza e larghezza, considerata la preparazione magistrale, di grandissimo spessore è il caso di dire e di immenso richiamo geografico.
La primaria caratteristica della Festa di Sant’Antonio Abate, oltre che celebre per lo spazio dedicato all’amore per gli animali, oggi in grande tendenza, è e resta collegata al fuoco che è calore, amore universale, unione e mirabile miracolo, basta contare i devoti che altresì partendo dalla cittadina nordsalentina aumentano nel qui e ora in sacrale processione con profferte e amorevoli voti, sospinti da un microclima giusto, teporino prezioso nel flusso delle presenze al falò.
Grazie Daniela, mi è mancata quest’anno la Messa in onore di Sant’Antonio , ma grazie al tuo articolo, sempre puntuale,ho immaginato di essere presente
Complimenti per l’articolo ben circostanziato su Sant’Antonio Abate.