Cent’anni di Rodari

Vorrei che tutti leggessero, non per diventare letterati o poeti, ma perché nessuno sia più schiavo”.

Gianni Rodari, con le sue bellissime opere oltre ad educare col sorriso, ci ha lasciato una grande verità, un grande insegnamento. Cos’è che rende gli uomini schiavi? L’ignoranza.

Nel 2020 e, più precisamente il 23 ottobre, ricorre il centesimo anniversario dalla sua nascita, un numero che lascia esterrefatti chi lo conosce attraverso i suoi libri.
Da decenni essi raccontano ogni giorno una realtà sempre attuale, descrivono lucidamente sentimenti ancora veri e nella loro semplicità geniale ci fanno riflettere e riconoscere.

Nato ad Omegna, sul lago d’Orta, in provincia di Novara il 23 ottobre 1920 e morto a Roma il 14 aprile 1980 ha iniziato giovanissimo la sua attività di scrittore. Ha coniugato a questa sua passione l’impegno politico e, dopo aver conseguito il diploma magistrale, per alcuni anni ha fatto l’insegnante. Al termine della Seconda guerra mondiale ha intrapreso la carriera giornalistica, che lo ha portato a collaborare con numerosi periodici, tra cui L’Unità e Paese Sera.

E’ stato tra i fondatori de “Il Pioniere”, settimanale per ragazzi, ed ha diretto per quasi dieci anni (1968-77) “Il Giornale dei Genitori”. Nel 1970 ha ricevuto il prestigioso premio “Hans Christian Andersen”, considerato il Nobel della letteratura per l’infanzia e le sue opere sono state tradotte in numerose lingue.

Ha dato ai bambini moltissime storie e filastrocche, ha mantenuto per anni un filo diretto con gli scolari italiani e stranieri; inventava con loro storie, li ascoltava e si faceva ascoltare. Ha dato agli insegnanti il contributo fecondo di un modo diverso di lavorare con i bambini, di capirli, di accogliere i loro messaggi; ha lasciato per loro il geniale contributo della “Grammatica della fantasia” nel 1973. Ha mostrato ai genitori come si può arricchire il rapporto con i propri figli, come si può diventare più disponibili e comunicare di più e meglio. Ha lasciato a tutti il dono della sua fantasia, del suo umorismo, del suo incrollabile ottimismo.

Tra le sue opere più significative: Le avventure di Cipollino, Gelsomino nel paese dei bugiardi, Filastrocche in cielo e in terra, Favole al telefono, Il libro degli errori e C’era due volte il barone Lamberto. 

Buon compleanno Gianni.

1 comments
  1. Per la precisione Omegna dal 1992 è in provincia di Verbania ,tecnicamente denominata Verbano Cusio Ossola,sarebbe stato più opportuno,per combattere l’ignoranza come da argomento,scrivere Omegna all’epoca provincia di Novara.Saluti.

    usio

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