L’Osservatorio sulla sicurezza nel campo degli standard di cura degli occhi è stato messo a segno nella puntata di “Mi curo di te” del 17 marzo scorso nel programma radiotelevisivo settimanale ideato, diretto e condotto da Antonio Soleti in diretta dagli studi di Radio Portalecce e Radio One. L’ospite in poltrona la Dott.ssa Maria Carmela Costa, direttrice dell’U.O.C. di Oculistica presso l’ospedale “V. Fazzi” di Lecce.
Già in servizio da 19 anni nell’Unità Operativa Complessa, succede al dr. Antonio Mocellin. Il presidio, l’unico in provincia di Lecce, conta 14 posti letto, dove sono presenti altri 12 medici specialisti nel settore che trattano diverse tipologie di malattia e annesse prestazioni. La dr.ssa Costa vanta al suo attivo una formazione scandita da una preparazione ad ampio spettro, il dottorato in Neuroscienze conseguito all’Università di Bari, la docenza presso la Scuola Infermieri a Lecce e poi master, corsi di aggiornamento e soggiorni di studio che hanno forgiato la professionista alla disciplina oculistica.
Le domande del conduttore sono tante e, come lo stesso dice, seguono il metodo induttivo per giungere ad una conoscenza generale della professionista intervistata e della persona che comunemente non traspare, ma non in questo caso, dall’esperienza dialogica. Il numero degli obiettivi principali che la dottoressa Costa ancora si prefigge rende sempre più professionalizzante il suo operato. Ciò è provato nel rapporto con i colleghi che avviene già a livello multidisciplinare, con l’otorino, il chirurgo plastico e, in sovrappiù, vi è un principio di base la “turnazione di tutto per tutti”.
Le cifre delle attività operatorie in sala parlano chiaro, 4.000 interventi intravitreali. Il quesito del direttore sul significato relativo alla Valvola di Paul, una chirurgia mini invasiva per il glaucoma, accende il focus sull’urgenza della prevenzione, mettendo l’accento sulla misurazione della pressione dell’occhio, la dilatazione della pupilla e l’opacizzazione del cristallino e quant’altro. Si registrano circa 6.000 interventi di cataratta all’anno a cui seguono altresì quelli di maculopatia, anche un trend se non uguale assai alto.
C’è poi la curiosità sull’eventuale possibilità di usare lenti a colorazione a cui l’oculista risponde. L’indagine mirante all’acquisizione di una maggiore conoscenza di Antonio Soleti si spinge fino a far luce sulla tecnica postmoderna della telemedicina e le sue prospettive. “Nel mio campo usiamo la tele riabilitazione per i pazienti per i quali presso l’ASL con il supporto del Policlinico Gemelli di Roma eseguiremo, grazie anche ad una piattaforma che parte a livello regionale, consulti domiciliari. Sono previste almeno due sedute settimanali. Attraverso il tablet in particolare bambini e anziani possono, tra l’altro, raggiungere una particolare autonomia e sicurezza. Per saperne di più basta andare sul Portale di Puglia Salute e chi non ha una buona dimestichezza con lo strumento informatico può ottenere una breve consulenza telefonica dal reparto”.
Tra i proponimenti dichiarati per fare fronte alla problematica a ridosso della specialità scientifica saranno predisposti screening, formazione e corsi aziendali multidisciplinari diretti a destinatari della dirigenza medica e del personale del comparto. Non ultimo la Costa invita a rispettare la buona pratica igienica acquisita per ovviare a fastidiosi inconvenienti dovuti ad infezioni batteriche, virali e fungine, come cheratiti e congiuntiviti. L’intervista è tuttavia dettagliata per quanti hanno l’esigenza di conoscere a fondo la disciplina oculistica e il mondo che la rappresenta.