“Aveva ragione Hitler a massacrarvi tutti quanti”: insulti omofobi contro Pierangelo Greco che annuncia: “Vi denuncerò tutti”

Sono più di 200mila i followers di Pierangelo Greco, giovane novolese divenuto noto nel mondo dei social grazie alle sue “performance” su TikTok che però, negli ultimi tempi, sembrerebbero non piacere a qualcuno. Ed è così che, dopo reiterati insulti sul web, conditi da minacce e offese di ogni genere, Pierangelo ha deciso di reagire e non restare indifferente all’odio profuso dai tanti haters che si aggirano in rete.

“Sono sia uomo sia donna, mi riconosco in entrambi i generi. E nonostante tutti i pregiudizi della gente continuerò sempre ad essere me stesso/a – scrive il giovane “tiktoker” rivolgendosi a chi lo segue – E nonostante tutti i pregiudizi della gente continuerò sempre ad essere me stesso/a”.

“Sono sempre stato abituato agli insulti ed alle offese – dice ancora Pierangelo – ma ora la situazione sta degenerando ed io che sono stato sempre libero, non sono assolutamente più disponibile ad ignorare i comportamenti e le offese postate da odiatori seriali e haters”.

Pierangelo, originario di Novoli (Le), vive a Roma da molti anni, ormai, è un make-up addicted, tiktoker, gender fluid non ha alcuna remora o timore a manifestarsi per quel che è, dicendosi ora pronto a denunciare chi, per attaccarlo ed offenderlo, ha evocato perfino uno tra i più feroci dei dittatori che l’umanità abbia conosciuto: Adolf Hitler. Questi i fatti che in poche ore hanno fatto il giro del web.

“Sei un fro*io di mer*a, aveva ragione Hitler a massacrarvi a tutti quanti”. E ancora: “Non è accettare te stesso, è nascondere il proprio essere: non esiste umiliazione peggiore di farsi vedere in queste condizioni. Uno schifo, fate ribrezzo”.

Queste sono soltanto alcuni indicativi commenti ad un video postato da Pierangelo Greco e che, in pochissimo tempo, gli ha fatto “guadagnare” non soltanto l’ebrezza di quasi 700 mila visualizzazioni ma anche l’amarezza di dover leggere quanto odio gratuito ci sia in giro in attesa di essere sparso senza alcun ritegno, tanto da far dire allo stesso protagonista: “Posto queste offese perché ne ho le palle rotte di gente che deve insultarmi e massacrarmi semplicemente perché sono me stesso. C’è chi mi augura la morte, chi menziona Hilter. Arrivato a questo momento punto mi sono rotto le palle e sono qui per denunciare. Voglio farvi rendere conto dello schifo che ci circonda. Voglio dire basta di questo schifo. Mi rovino le giornate per questi insulti del cavolo. Non ne posso più.

La “shitshorm”, come si definisce questo fenomeno social, si verifica quando migliaia di utenti iniziano una sorta di pioggia di commenti conditi da insulti e minacce di morte.

“Mi hanno augurato – racconta Pierangelo – di fare la fine peggiore. Di essere massacrato, hanno inneggiato ad Hitler ed offeso in decine di modi violenti e pesanti. Sono motivato e convinto davanti a tutto quello che è accaduto e che mi ha visto, mio malgrado, protagonista, a non tacere. Denuncerò lo schifo di mondo in cui viviamo. E non venite a dirmi che è normale ricevere insulti sol perché ho tanti followers e di conseguenza sono esposto. Non ho intrapreso la strada dei social per essere massacrato ogni santo giorno. Io uso i social per condividere la mia vita ed il mio talento con il mondo, non tocco la sensibilità di nessuno e pretendo lo stesso trattamento. Adesso basta. Chi ha sbagliato pagherà perché ho deciso di agire per vie legali”. Poi la conclusione emblematica e che fa riflettere e non poco anche su come questo mondo telematico spesso finisca per andare alla deriva”.

“Grazie mille – conclude – per i tanti ragazzi che mi hanno postato solidarietà ed a chi ha condiviso quanto accaduto nelle ultime ore sul mio profilo Instagram. Intanto la decisione l’ho preso, prendo una pausa da tutti i social”.

1 comments
  1. Buongiorno a Francesco e tutti voi  , bravo Pierangelo  ancora un talento Noularu ufanu, 

    mia nipote da Torino lo segue  su TIK TOK,

    vi chiedo cortesemente la sua e-mail di servizio vorrebbe dialogare con lui,

    cordialità Ersilio Teifreto 

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