Crisi Lupiae, Perrone attacca: “Così la Lupiae non si salverà”. Salvemini: “La tua è delinquenza politica”

Lecce  La vicenda della crisi di Lupiae Servizi S.p.a. scrive ancora una volta un nuovo capitolo, non quello risolutivo, almeno per ora. Sembrano lontane le possibilità di porre rimedio alla precarietà del bilancio aziendale e le ultime vicissitudini, assumono sempre più i contorni di uno scontro politico che, se esasperato, rischia di far passare in secondo piano le gravi conseguenze che potrebbero ripercuotersi sui numerosi lavoratori dell’azienda.

Ieri intanto, durante il Consiglio Comunale di Lecce, unico socio della Lupiae Servizi, si è acceso lo scontro tra il primo cittadino Carlo Salvemini e l’ex sindaco Paolo Perrone. Al centro del dibattito il fatturato che il Comune ha intenzione di garantire per il 2019 e di conseguenza anche il tipo di convenzioni per l’azienda partecipata.

Perrone, partendo dall’ordine del giorno, ha accusato il sindaco di aver avuto poco coraggio nell’affrontare l’intera vicenda, e di non essere stato in grado di fornire cifre certe riguardo il fatturato per la Lupiae e le convenzioni, inoltre di non aver rivelato cosa intende farne dell’azienda una volta per tutte: “non solo rappresenti il socio unico, ma sei il committente unico per cui se non dici qual è il perimetro di fatturato che puoi o vuoi destinare, la Lupiae non si salverà”, ha rinfacciato Perrone.

Da qui poi lo scontro, Salvemini ha incolpato l’ex sindaco di “gettare il cerino per scatenare un incendio visto che la precedente gestione è stata molto discutibile”, arrivando anche a parlare di delinquenza politica: “quando la disonestà intellettuale si spinge a questo livello di impudenza, siamo di fronte a quella che non esito a definire atto di delinquenza politica. Perché – ha ribadito Salvemini – parlare in quest’aula di crisi indotta per le scelte scriteriate di questa amministrazione è qualcosa che offende la verità e offende anche chi ogni giorno lavora con impegno e dedizione per raggiungere risultati importanti.

Il Sindaco ha poi ribadito, come già aveva avuto modo di fare nei giorni scorsi, l’assoluta necessità di effettuare il cambio di contratto, tanto osteggiato dai sindacati, in quanto comporterebbe perdite importanti per i lavoratori, che già tra molti sacrifici, lavorano da anni all’interno dell’azienda: “bisogna cambiare la tipologia di contratto da applicare – ha affermato Salvemini  occorre un’operazione di copertura delle perdite di fronte ad un piano di risanamento. Prima di rinnovare le convenzioni scadute, i dirigenti devono valutare la congruità economica. Si deve cambiare la tipologia e passare al multiservizi, tranne che per la pulizia degli immobili comunali”.

Dopo le accuse giunte dal primo cittadino, Perrone ha abbandonato l’aula insieme agli altri esponenti del centrodestra, senza che nessuno dei nodi cruciali della questione sia stato risolto; tutto ciò si è svolto alla presenza di circa una quarantina di lavoratori della Lupiae, giunti in consiglio con la speranza di riuscire ad ottenere quantomeno qualche rassicurazione sul futuro della partecipata, dopo quelle giunte ieri dal Prefetto Palomba che si è detto disponibile ad aprire un tavolo tecnico per fare chiarezza sulla vicenda.

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